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Già altre volte abbiamo parlato di edifici verdi (nel senso letterale del termine) che cioè integrano le loro facciate e i loro balconi con veri e propri giardini, ma quello che vi stiamo per presentare è molto di più di una semplice idea.
Progettato dall'architetto Stefano Boeri, il Bosco Verticale è una imponente struttura di ventisette piani realizzata a Milano che, ospita la prima foresta verticale al mondo.
Non solo: il Bosco Verticale è un sistema che ottimizza, recupera, e produce energia.
Coperto di vegetazione, l'edificio bilancia il microclima delle abitazioni e filtra lo smog presente nell'aria grazie ad un sapiente uso di piante differenti che, per le loro caratteristiche di produrre umidità, assorbire la CO2 e le polveri, producendo ossigeno, riparano e proteggono l'edificio anche dalle radiazioni solari e dall'inquinamento acustico, riuscendo così a migliorare la qualità degli spazi abitativi e ad abbattere sensibilmente tutti i costi energetici.
Altra peculiarità del Bosco Verticale è la cangiante policromia delle alberature che rivestono le sue superfici. Le essenze arboree, con il succedersi delle stagioni, non rinnovano solo i propri colori, bensì quelli dell'intera architettura: è così che le due torri durante la primavera assumono delicate tonalità pastello, mentre in autunno, alla fine della stagione vegetativa, emergono maggiormente le cromie calde.
In particolare, ogni appartamento avrà un balcone piantumato con alberi in grado di adattarsi al clima della città: in estate forniranno ombra e riparo dal sole, mentre in autunno, spogliati delle loro foglie, lasceranno filtrare la luce all'interno delle abitazioni.
L'impianto di irrigazione funzionerà con il recupero delle acque grigie, mentre un impianto eolico e uno fotovoltaico concorreranno all'indipendenza energetica dello stabile.
Pensate solo che, a detta dell'architetto Boeri, se si dovesse progettare un edificio del genere in orizzontale anziché in verticale sarebbero necessari 50.000 metri quadrati di terreno e 10.000 mq di bosco.
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