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Le nostre città sono vivibili, sono sostenibili o c’è qualcosa che non funziona?
Bisognerebbe guardare al futuro con un’ottica leggermente diversa. Se l’uomo cominciasse a guardare in quest’ottica allora si potrebbe cominciare a vivere la città in modo migliore.
Purtroppo, a volte una cattiva informazione può creare delle resistenze ostative a qualsiasi cambiamento.
L’amministratore deve essere il trait-d’union tra il mondo esterno istituzionale e il condominio. Il mondo “smart” e, in particolare la città “smart”, dovrebbe entrare nella vita di ciascun condominio e aiutarlo a evolversi verso il futuro, accettando e applicando quello che la tecnologia offre per migliorarne il funzionamento e per rendere più efficiente il condominio stesso.
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Tra gli elementi “smart” uno dei più importanti è sicuramente il risparmio energetico. In particolare, tale argomento non dovrebbe essere presentato solo come obbligo legale - si fa perché lo dice la legge - ma dovrebbe essere sentito come dovere morale, per raggiungere il duplice obiettivo di migliorare l’ambiente e le tasche per sé e per gli altri.
L’amministratore dovrebbe essere un filtro semplificatore in grado di far capire ai suoi condòmini che un intervento fatto in nome del risparmio energetico non è volto a far spendere soldi ai condòmini ma ha il solo scopo di far risparmiare e, nello stesso tempo, migliorare la qualità della vita del condominio. L’amministratore dovrebbe anche fare in modo che i singoli condòmini possano decidere in tutta tranquillità e trasparenza avvalendosi anche e soprattutto di professionisti seri e in grado di spiegare le innovazioni tecnologiche con la massima chiarezza.
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